L’Impresa di Pulizie: come affrontare le complessità in ambito alimentare

Sembra tutto molto facile e banale, la realtà è molto diversa!
Approcciare ad esempio alle pulizie di un mulino oppure di un mangimificio, mette a dura prova anche l’azienda più strutturata.
Il mondo delle pulizie presenta ben poche banalità, anzi probabilmente è per eccellenza il mondo dove l’improvvisazione è praticamente impossibile. Potremmo dire davvero quasi impossibile, perchè nonostante i controlli ci siano, una proposta di costo estremamente allettante può nascondere qualche insidia.
 
Torniamo al nostro mulino e al nostro mangimificio. 
Cosa significa pulire questi luoghi di lavoro e produzione? 
Ecco alcune problematiche.
 
Fuoriuscita di prodotto
Può capitare che, nei casi di impianti a pressione, i quali permettono di spostare il cereale da una sezione all’altra dello stabilimento, possa uscire del prodotto cerealicolo e trattandosi di percorsi a pressione, la fuoriuscita diventa importante e copiosa. 
E’ chiaro che il cereale produce a sua volta delle polveri che vanno a ricoprire ogni angolo della struttura, dal soffitto agli anfratti.
 
Elettrostaticità ed Elettrolisi
Altri aspetti che spesso si sottovalutano sono legati all’estrema finezza dei granuli di farina che innescano delle reazioni fisiche.
L’elettrostatica è una forza d’attrito che agisce in modo tale da “strappare” elettroni da uno dei due materiali, che si carica così positivamente, per farli finire sul secondo, che si carica così negativamente.  L’elettrolisi è un processo che consiste nello svolgimento di trasformazioni chimiche grazie all’apporto di energia elettrica; si ha quindi la conversione dell’energia elettrica in energia chimica.
E’ chiaro quindi che pulire, dovendo gestire anche questi aspetti, implica attenzione nella scelta delle protezioni per gli operatori e nella scelta delle attrezzature che permettano di eliminare anche la polvere più fine e conduttrice di energia elettrica!
 
Aziende alimentari
L’HACCP è un metodo di analisi del rischio descritto in un documento, in forma di linea guida.
L’acronimo HACCP sta per Hazard Analysis and Critical Control Points, ovvero Analisi del Pericolo e dei Punti Critici di Controllo.
L’HACCP si basa su sette principi fondamentali:

  1. Analisi e identificazione dei pericoli e dei rischi associati a tutte le fasi di produzione alimentare.
  2. Determinazione dei Punti Critici di Controllo (CCP).
  3. Individuazione dei limiti critici per ogni CCP.
  4. Determinazione delle procedure di monitoraggio per ogni CCP
  5. Determinazione ed applicazione delle azioni correttive.
  6. Determinazione delle procedure di verifica atte a valutare il corretto funzionamento del piano HACCP.
  7. Predisposizione di un sistema di gestione della documentazione.

L’adozione di un sistema di autocontrollo basato sui principi dell’HACCP contribuisce dunque a garantire la sicurezza alimentare. Pertanto, tutte le aziende coinvolte nella filiera agroalimentare hanno l’obbligo di adottare un Piano di Autocontrollo basato sui principi dell’HACCP.
I presupposti fondamentali per una corretta applicazione del sistema HACCP sono massimo impegno, coinvolgimento dei responsabili di produzione e soprattutto coinvolgimento dei singoli operatori che intervengono in azienda. Noi siamo tra questi!

 
Condividiamo con la Direzione ogni passaggio dell’attività di pulizia in completa aderenza alle prescrizioni.
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